Home Cronaca Donna uccisa in strada con 5 coltellate: fermato un 43enne albanese

Donna uccisa in strada con 5 coltellate: fermato un 43enne albanese

I carabinieri hanno arrestato A.K, pregiudicato, disoccupato, ritenuto responsabile dell’omicidio volontario aggravato della sua convivente

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carabinieri-uccisa-accoltellataUn’indagine lampo ha portato i carabinieri al fermo di un 43enne di nazionalità albanese, ritenuto l’assassino della donna accoltellata ieri mentre si trovava su una stradina alla periferia di San Giuliano Milanese, poi morta per le ferite riportate all’ospedale Humanitas di Rozzano.

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La donna, che secondo gli inquirenti era una prostituta, nel primo pomeriggio di ieri, mentre si trovava sulla strada provinciale 40 altezza rotonda di Pedriano, a San Giuliano Milanese, era stata raggiunta dal convivente. Tra i due sarebbe scoppiata una lite furibonda. L’uomo le aveva inferto tre coltellate sulla coscia sinistra e due alla schiena e poi si era allontanato facendo perdere le sue tracce.

La donna era stata soccorsa da personale 118 e immediatamente trasportata all’ospedale Humanitas di Rozzano in codice rosso dove è morta mentre si trovava in sala operatoria durante un disperato tentativo dei medici di salvarle la vita.

Sul luogo del femminicidio sono intervenuti i carabinieri per i sopralluoghi tecnico-scientifici. I militari hanno ritrovato la borsa della vittima con i suoi effetti personali ed il suo cellulare. Grazie ai suoi documenti sono risaliti alla sua abitazione in zona Corvetto dove, nel tardo pomeriggio, hanno rintracciato il convivente.

L’uomo era ubriaco con indosso gli abiti utilizzati durante l’omicidio. È stato a lungo interrogato dal pubblico ministero al quale ha rivelato di aver convissuto per venti anni con la vittima ma che nell’ultimo periodo avevano avuto delle discussioni perché la donna, da diverso tempo, frequentava un amante.  Non ha mai confessato di averla uccisa.

Come alibi ha dichiarato di essere stato tutto il giorno a Milano a bere al bar, contraddicendosi però varie volte. Le indagini dei carabinieri hanno però consentito, dopo minuziosi accertamenti, sulla visione delle telecamere, delle testimonianze e dei tabulati telefonici, di raccogliere molti elementi a carico del quarantatreenne che è stato rinchiuso a San Vittore

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