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Da sabato 1° ottobre stop ai diesel Euro 4 e 5, continua il braccio di ferro tra Regione e Comune di Milano

Palazzo Marino e Pirellone sono ai ferri corti per i divieti alla circolazione delle auto: respinta ogni richiesta di proroga mentre gli automobilisti chiedono in massa la “scatola nera” che mitiga disagi e penalizzazioni

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Da sabato 1° ottobre proibito entrare a Milano agli automobilisti che viaggiano su auto con motori diesel Euro 4 ed Euro 5
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Da sabato 1° ottobre proibito entrare a Milano agli automobilisti che viaggiano su auto con motori diesel Euro 4 ed Euro 5

Il 1 ottobre si avvicina e il divieto di circolazione dei veicoli diesel euro 5 diventa sempre più realtà. Una realtà che spaventa migliaia di automobilisti costretti a recarsi a Milano per lavoro. Un ulteriore tentativo di rinvio del provvedimento è stato fatto oggi dall’assessore all’ambiente e al clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo. La risposta del sindaco Sala? Niet, nein, geen (è in afrikaneer) tidak (indonesiano). “È escluso radicalmente – ha fatto dire dai suoi addetti stampa – che si possano avviare tavoli a tre giorni dall’entrata in vigore di Aera B”.

Durante i lavori di ‘Tavolo aria’ che si è riunito questa mattina a Palazzo Pirelli alla presenza di Enti, Istituzioni e Associazioni di categoria, Cattaneo ha denunciato il muro elevato dal comune di Milano e ha rivelato: “Abbiamo chiesto al Comune di Milano, alla luce della crisi energetica e socio-economica, una deroga fino al prossimo mese di marzo al blocco dei diesel euro 5 in Area B. E, in alternativa, che si valuti almeno un allargamento fino a 3.000 km delle fasce chilometriche consentite, a chi aderisce a Move-in”.

“Ci sembra una richiesta lecita – ha proseguito – a fronte della situazione molto difficile e preoccupante che tutti stiamo vivendo. Ho anche ricordato che gli accordi sottoscritti dalle Regioni del Bacino padano non prevedono limitazioni per i diesel euro 5 se non dopo il 2025. Questo in considerazione del fatto che proprio gli euro 5 sono auto recenti, immatricolate fra il 2011 e il 2017, e non si può certo accusare chi le ha acquistate di aver mancato di sensibilità ambientale”.

“Purtroppo – ha detto Cattaneo – l’assessore del Comune di Milano Elena Grandi ha risposto con un ‘no’ secco e risoluto, ribadendo che l’Amministrazione milanese non è in alcun modo disponibile a derogare”. A conferma dell’esistenza di un problema che riguarda prevalentemente Area B, nelle prime tre settimane di settembre ci sono state mediamente 1000 richieste di adesione al giorno e gli aderenti a Move-in, la ‘scatola nera’ ideata dalla Regione per cercare di mitigare i disagi e le penalizzazioni di imprese e cittadini, sono passati da 15000 a 37000, di cui il 70% relativa a veicoli limitati in Area B e oltre la metà sono diesel Euro 5.

Durante il Tavolo è stato anche ricordato che uno dei provider che gestisce Move-In ha proposto una sorta di ‘installation day’ chiedendo al Comune di Milano uno spazio pubblico per ‘agevolare’ il più possibile chi vuole installare i dispositivi. Ma anche in questo caso dal Comune non è arrivata nessuna risposta.

Per i diesel euro 4 senza fap che – in ottemperanza delle dalle Direttive Europee, come recepito dalle Regioni del Bacino padano – dal 1° ottobre al 31 marzo, non potranno circolare  dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30  nei Comuni in fascia 1 e nei Comuni con più di 30.000 abitanti in fascia 2 (Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e S. Giuliano Milanese), è stato ricordato che anche in questo caso l’installazione del Move-In darà la possibilità di una deroga chilometrica che per i veicoli privati è pari a 8000 km  per i commerciali a 10000 km (km calcolati solo nelle aree oggetto di limitazione).

“L’esperienza ha mostrato come le soglie chilometriche indicate sono state largamente sufficienti per le esigenze di mobilità di chi adotta Move-in. Comunque, con le Regioni del Bacino padano – ha concluso Cattaneo – stiamo valutando di consentire a chi, per motivate ragioni di natura economica e sociale, ne avesse bisogno di fare richiesta per aumentare la soglia di chilometri percorribili con il Move-In. Una possibilità che prevediamo potrebbe essere attivata dal 1° gennaio del 2023, in modo da perfezionare una modalità tecnica adeguata. Analogamente valuteremo con gli assessori del Bacino Padano anche la possibilità di valutare deroghe, in particolari condizioni, alle limitazioni sull’uso degli impianti a biomassa legnosa”.

 

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