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Da agente a comandante, la folgorante carriera di Salvatore Furci nella Polizia Locale di Trezzano

Dopo l’arresto dell’ufficiale, lettera aperta del coordinatore della Lega di Trezzano: “Gettate ombre oscure sulla vigilanza urbana. Ecco tutte le responsabilità del sindaco Bottero”

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Nella foto, la stazione della Polzia locale di Trezzano sul Naviglio e, nel riquadro, il comandante finito agli arresti, Salvatore Furci
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Nella foto, la stazione della Polzia locale di Trezzano sul Naviglio e, nel riquadro, il comandante finito agli arresti, Salvatore Furci

Riceviamo e pubblichiamo.

Egregio Direttore
Abbiamo appreso dalla stampa, dell’arresto del comandante della polizia locale di Trezzano sul Naviglio. Secondo l’accusa, riportata da tutti i principali quotidiani e che di seguito riassumiamo, l’ufficiale ha escogitato un piano diabolico (mettere della droga nell’auto della collega) per “incastrare” e vendicarsi della comandante della polizia locale di Corbetta, che aveva dato parere negativo su di lui al termine del periodo di prova.

Infatti, l’arrestato era risultato vincitore nel 2018 del concorso per ricoprire la posizione di ufficiale nel Corpo di Polizia Locale a Corbetta, ma il parere negativo espresso dalla comandante lo aveva fermato dopo il periodo di prova. Così, nel 2019, era tornato a rivestire la qualifica di agente alla Polizia locale di Milano.

Quel che meraviglia a questo punto è la sua folgorante carriera, l’agente, infatti, alla fine dello stesso anno partecipava ad una selezione del Comune di Trezzano sul Naviglio e veniva assunto come ufficiale. Successivamente lo stesso, circa un mese fa, veniva nominato comandante della polizia locale di Trezzano sul Naviglio dal sindaco Bottero.

Secondo il sindaco avrebbe dovuto risolvere lo scandalo delle auto sequestrate e lasciate, dal Comune di Trezzano sul naviglio, nei depositi autorizzati per anni provocando un danno erariale di oltre 400 mila euro, in realtà, anziché risolvere lo scandalo che agita la polizia locale da quasi un anno, l’ex neocomandante ha gettato un’ombra ancora più scura sul comando.

A questo punto benché i fatti recenti siano estranei al Comune di Trezzano sul Naviglio, la scelta del sindaco appare perlomeno azzardata e non si capisce come sia possibile porre la propria fiducia e nominare comandante un ufficiale che, solo, nel 2019 era stato costretto a tornare a rivestire la qualifica di agente a seguito del parere negativo espresso dal comandante della polizia locale di Corbetta alla fine del periodo di prova.

Del resto, vorremmo ricordare a Bottero, che fa il sindaco da oltre sei anni, che, secondo la legge, è responsabile del buon funzionamento del comune, e per questo gli spettano i poteri di sovrintendenza politico-amministrativa, nonché la vigilanza e controllo delle strutture gestionali ed esecutive del Comune.

Questo perché qualunque fatto succeda nel Comune di Trezzano sul Naviglio, il nostro sindaco assume l’atteggiamento di chi “stava passando per caso di là”, esiste invece una sua responsabilità, perlomeno, per culpa in vigilando se omette di vigilare e sovraintendere al funzionamento di uffici e servizi.

Infatti, la sua responsabilità è proprio legata al ruolo di vertice dell’apparato amministrativo comunale cui, tra l’altro, risponde direttamente il Comandante della Polizia Locale. Questo vale per fatti a lui non imputabili direttamente come lo scandalo delle auto, ma a maggior ragione per fatti dovuti a sue precise scelte come quella del comandante della Polizia Locale.

Buttè Mario
Coordinatore Lega Salvini Premier sezione Trezzano S/N

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