
Tutti contro tutti, in attesa che scatti il semaforo verde. È quel che sta accadendo tra le fila di Fratelli d’Italia di Corsico, partito della premier Giorgia Meloni. Stanno affilando i coltelli in vista delle prossime elezioni comunali che dovrebbero tenersi nella primavera del 2026. Ogni corrente ha il suo candidato: si è trincerato e spara ad alzo zero contro i compagni (si può usare questo sostantivo per indicare i militanti di FdI?). Intanto Stefano Ventura, sindaco Pd dal 2020, gode come un riccio: se nel centrodestra continueranno a farsi la guerra, lui che controlla militarmente le sue truppe, cammellate e non, vincerà in carrozza.
Secondo i rumors che solcano il Naviglio, ci sono due schieramenti ben definiti e qualche battitore libero. Da una parte, quello che farebbe capo a Fabio Raimondo e al circolo cesanese che punterebbe forte sulla ricandidatura dell’ex sindaco Filippo Errante (troppi elogi reciproci negli appuntamenti cui i due partecipano), già sconfitto con percentuali bulgare da Ventura nel 2020. Dall’altro quello formato da Domenico Saccinto e Luigi Rapetti, quest’ultimo eletto un paio di mesi fa coordinatore del partito a livello locale. I due (Saccinto e Rapetti) nelle intenzioni, vorrebbero avviare un’operazione “di rinnovamento del centrodestra” valutando nuovi soggetti da lanciare nell’agone politico. Intanto hanno costretto Francesco Magisano a dare le dimissioni da FdI.
Errante è capogruppo della sua lista civica: “perché – si chiedono coloro che vedono la sua candidatura come una iattura – FdI dovrebbe proporlo sindaco? Perché non si iscrive al partito?” C’è anche la questione Forza Italia. Roberto Mei, cinque anni fa aveva detto: “mai più con Errante” e a differenza di Noi Moderati, non ha ancora sciolto la riserva: farà o non farà parte di una coalizione di centrodestra alle prossime elezioni? Per il momento Mei si limita a sottolineaare: “Se vogliamo avere una speranza (visto che Ventura furbescamente ha programmato tutte le inaugurazioni dei lavori effettuati in città a ridosso delle elezioni), è trovare qualcuno di spendibile a 360 gradi”. Il nome? Boh!
La confusione è enorme. E si fa fatica a capire quali siano i punti di riferimento in Fratelli d’Italia a livello locale. Rapetti ha vinto la corsa alla segreteria ed è quello che ufficialmente rappresenta i meloniani, gli altri si assumerebbero poteri che non hanno. E allora tutti hanno dato vita al balletto dei nomi. Sul tavolo non ce n’è alcuno ma se ne fanno molti come è ingiusto che sia. Oltre ad Errante e allo stesso Saccinto, qualcuno parla di Rita Pogliaghi, apprezzatissima consigliera comunale della lista Civica Corsico Ideale. Pogliaghi è anche membro della Commissione antimafia e della Commissione che si occupa di questioni socioeducative.
Un altro nome che circola è quello di Francesca Santolini, ex giornalista del quotidiano “Il Giorno”, corsichese purosangue, che conosce molto bene la città e nel corso della sua carriera ha intessuto relazioni con persone e associazioni. Contro di lei si sarebbe scatenato il fuoco incrociato di presunti amici ed ex amici. Come andrà a finire? Se non ci sarà una sintesi, un nome che dia il via al serrate le fila, la traversata nel deserto del centrodestra corsichese durerà per altri cinque anni. Ventura ha già comprato lo champagne e lo ha messo in fresco.
[…] la pubblicazione da parte di pocketnews.it dell’articolo: “Corsico, tutti contro tutti in Fratelli d’Italia: la posta in gioco è il futuro candis… che ha messo a nudo (con un pizzico di ironia) i problemi interni a Fratelli d’Italia, […]