Muri imbrattati e scritte selvagge. Il centro di Corsico ridotto a una tela sporca. La città si è svegliata questa mattina con le pareti di alcuni edifici del centro, via Roma e dintorni, imbrattati dai vandali. Era un po’ che non accadeva e ha sorpreso commercianti e frequentatori abituali della zona, alcuni dei quali hanno avvisato le forze dell’ordine. Non sarà facile individuare gli autori delle scritte, ma con l’aiuto delle telecamere di sorveglianza forse sarà possibile.
Reato penale
E sì, perché, dopo il divertimento (se così si può definire) il vandalo o i vandali rischiano di dover affrontare un processo penale, con tutte le conseguenze del caso. Il Codice Penale parla di reato di “Deturpamento e imbrattamento di cose altrui” e prevede infatti che chi imbratta immobili – ma anche mezzi di trasporto pubblici o privati – rischia la reclusione da uno a sei mesi o una multa da 300 a 1.000 Euro, sanzioni che aumentano se il graffito è stato realizzato su monumenti o in aree di interesse artistico, per cui è prevista la pena della reclusione fino ad un anno e una multa da 1.000 a 3.000 Euro.
Lavori socialmente utili
In alcuni casi il giudice ha facoltà di imporre al condannato l’obbligo “di ripristino e di ripulitura dei luoghi e, se non è possibile, l’autore ha l’obbligo di sostenere le spese o a rimborsare quelle sostenute o svolgere “attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa”. Tocca adesso alla Polizia locale indagare e tentare di individuare chi o coloro che hanno organizzato il blitz.