martedì - 16 Aprile 2024
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Corsico, riunito oggi il primo Consiglio Comunale dell’era Ventura

Presidente è stato eletto Giandomenico Casarini, ex funzionario dello stesso comune di Corsico, vice di Casarini due donne:  Luigina Spaccini del Pd e Rita Pogliaghi della lista “Corsico Ideale”

Consiglio comunale doveva essere e consiglio comunale è stato. Senza bagno di folla e con pochi proclami. L’impressione rispetto al più recente passato, oltre a numerose facce nuove, giovani, e pulite, è che il livello di scolarizzazione si sia alzato e quindi si spera che anche dibattiti e scelte siano conseguenti.

Una annotazione personale: ha fatto tenerezza Roberto Masiero relegato, causa distanziamento sociale, su un banchetto collocato in un angolino della sala consiliare, nello spazio che pre covid era occupato dal pubblico, a una ventina di metri dai “banchi che contano”: quelli del sindaco e degli assessori. In molti lo avevano immaginato, se non al posto di Ventura, visto l’esito delle primarie del Pd, almeno al suo fianco. Invece…

“Invece – ha detto a pocketnews.it – ho un’età e un’esperienza amministrativa che posso mettere al servizio delle giovani leve della politica locale”. Mah, proprio perché ha esperienza, da più di dieci anni è presente in consiglio, magari avrebbe potuto fare da chioccia a tutti coloro che si accingono ad amministrare una realtà complessa e difficile come Corsico. Prima o poi ci racconterà come è andata.

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La seduta ha seguito l’ordine del giorno. Presidente del Consiglio è stato eletto Giandomenico Casarini, ex funzionario dello stesso comune di Corsico (sulla sua elezione, Francesco Magisano ha sollevato un’eccezione di opportunità, visto che dovrà trattare con persone che sino a pochi giorni fa erano suoi colleghi e non sempre questo tipo di relazione ha successo).

A fare da vice a Casarini, sono stati chiamati Luigina Spaccini del Pd e Rita Pogliaghi della lista “Corsico Ideale”. Subito dopo Ventura ha giurato di difendere Corsico e osservare lealmente la Costituzione italiana secondo la formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato, di adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse dell’Amministrazione per il pubblico bene”.

Il dibattito? È ruotato attorno all’assunto, all’impegno di cosa si dovrà fare per rendere Corsico una città più vivibile. Secondo Magisano, la crisi di Corsico ha radici lontane ed è il frutto dell’esaurirsi della spinta riformista della sinistra locale dopo l’addio a Perversi. Il problema vero che dovrà affrontare la nuova giunta? La gestione delle aree industriali dismesse. Possono essere la fonte di risorse da destinare a tutti quei servizi che oggi si ha difficoltà ad erogare.

Una tesi condivisa da Roberto Masiero che da tempo è alla ricerca di una nuova progettualità che accompagni lo sviluppo della città. Anche Il neosindaco Ventura ha accennato a responsabilità antiche. Davanti ha cinque anni per poterne riparare, o almeno tentare di ripararne, i danni.

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