Non è tutto oro quel che luccica, soprattutto lungo le sponde del Naviglio, nel tratto che attraversa il comune di Corsico. Scavando sotto la superficie, si scoprono situazioni a dir poco paradossali. È quel che emerge da un comunicato diffuso qualche minuto fa dai sindacati della Polizia locale, Sulp e Flpl.
Paradossi emersi durante un’assemblea tenuta un paio di settimane fa, cui hanno preso parte tutti, o quasi tutti, i dipendenti del settore. Qual è la situazione denunciata? Che nonostante la grancassa utilizzata per annunciare ai quattro venti nuove assunzioni e un’organizzazione perfetta, l’attuale numero di agenti e ufficiali è “ben al di sotto del numero accettabile per un comune di queste dimensioni”. Di cosa e di chi si sta parlando? Di 13 agenti esterni, di cui 2 neoassunti non ancora operativi non avendo terminato il corso di formazione, 6 interni impiegati nei vari uffici e 5 ufficiali.
Le accuse dei sindacati sono precise. Prima fra tutte la mancanza di strumenti di autotutela (spray e bastoni estendibili) nonostante “vengano richiesti giornalmente servizi di controllo del territorio. Poi si passa alla formazione del personale “pressoché inesistente nonostante la presenza di numerosi agenti con pochissima esperienza”. Si arriva infine alle questioni operative soprattutto a quella che prevede “la identificazione dei fruitori della “zona Quadrato” più che discutibile ed in ogni caso eventuali fermati/arrestati sono tenuti in sala agenti e non in cella in quanto non a norma”.
In sintesi le celle del comando non sono a norma e per questo non possono essere utilizzate per rinchiuderci eventuali malintenzionati, fermati o arrestati, durante i controlli del centro cittadino. Non è l’unica cosa che non funziona. Una vera e propria bizzarria si riscontra sul versante del pagamento delle sanzioni “con i cittadini costretti a correre al bancomat per prelevare i contanti in quanto carte di credito, moneta elettronica e pago.pa non sono utilizzabili”.
Anche la gestione del personale lascerebbe a desiderare perché sarebbe “rigida” e faticherebbe “a tenere in considerazione le esigenze del personale con permessi negati spesso e volentieri”, così come accade nella “programmazione dei festivi/ferie perlopiù tardiva”. In quest’ambito, l’ultimo j’accuse riguarda “la presenza di una dirigente amministrativa come apicale poco confacente alle necessità del corpo di Polizia locale”.
In chiusura arriva la chiosa, anzi più di una. La prima: “Ed in queste condizioni l’amministrazione comunale sta pensando al prolungamento del servizio fino alle 24!!!” Dopo il naufragio della improbabile convenzione con Buccinasco vogliamo sperare che anche questa “brillante idea” del prolungamento di orari già oggi insostenibili venga accantonata e ci si occupi di risolvere le gravi criticità della struttura evidenziate”.
La seconda: “poi ci stupiamo che la Polizia locale di Corsico sia diventata un “porto di mare” con gente che va e gente che viene con una frequenza piuttosto elevata… ricordiamoci che i concorsi, la partecipazione al corso di abilitazione, la vestizione e tutto il resto costano alla collettività corsichese e se poi questo esborso non viene ripagato da una presenza nel tempo significa che i soldi sono stati spesi non troppo bene”. La replica dell’amministrazione? Quando vuole, qui ha tutto lo spazio che desidera.
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