
La montagna ha partorito il topolino. Un topolino zoppo perché tra tre mesi dovrà sottoporsi a un delicato intervento chirurgico (alle urne delle elezioni amministrative) ed è molto probabile che qualche arto gli sarà amputato. L’immagine è un po’ cruda ma sintetizza al meglio quel che sta succedendo attorno alla Commissione intercomunale antimafia. Una commissione che dopo due anni dalla sua costituzione non si era mai riunita. La sua frettolosa convocazione è arrivata dopo che pocketnews.it ha pubblicato, lo scorso 30 gennaio, la denuncia di uno dei suoi membri, Roberto Murolo (leggi qui).
Colpa della burocrazia?
Ieri pomeriggio, in pompa magna, i rappresentanti dei comuni di Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Cusago, Gaggiano, Trezzano e Zibido San Giacomo si sono riuniti nella sala delle Carrozze a Cesano Boscone, “per condividere progetti, relazioni e strumenti per contrastare la criminalità organizzata, i reati ambientali e i fenomeni di corruzione sul territorio del Sud Milano”. La giustificazione di due anni di inattività? “Il lungo percorso burocratico e organizzativo che ha portato alla formazione della Commissione e all’approvazione del Regolamento dai Consigli comunali”. Peccato che il regolamento sia il frutto del lavoro di un funzionario del comune di Buccinasco e non del lavoro dei componenti la commissione. Ma questo è un altro discorso.
La spada di Damocle
Così, dopo 24 mesi di oblio, ieri pomeriggio i componenti hanno eletto presidente e vice presidente. Si tratta rispettivamente di Sonia Belloli, sindaco di Zibido San Giacomo eletta in una lista civica, e Alice Grumelli, consigliere comunale Pd di Trezzano. Fatti gli auguri di buon lavoro a Sonia Belloli (è diventata sindaco solo l’anno scorso e per altri quattro anni non dovrebbe avere problemi), su Alice Grumelli pende una spada di Damocle, anzi uno spadone: il prossimo 8 e 9 giugno si terranno le elezioni comunali e la stragrande maggioranza dei componenti la commissione decadranno. Anche la Grumelli potrebbe decadere (è libera di toccare tutti i ferri che vuole). E si dovrà comunque procedere a reintegrare il gruppo. Si perderà altro tempo con buona pace dei problemi legati al contrasto alle mafie.
Pensano che l’antimafia sia il poster di Falcone sulla facciata del comune, immagine, solo immagine e niente altro