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Chieste le dimissioni del presidente della Commissione antimafia: non può essere controllore e controllato

Gianluca Vitali rigetta le accuse e dice: rispedisco quindi al mittente lo slogan 'più etica e meno ipocrisia' con il quale mi si attacca

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Nella foto, a sx il sindaco di Corsico Stefano Ventura, a dx Gianluca Vitali, presidente della Commissione antimafia corsichese
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Nell’immagine, a sx, il sindaco di Corsico Stefano Ventura, a dx, Gianluca Vitali, presidente della Commissione antimafia corsichese (foto da Facebook)

“Un doppio ruolo poco etico, sicuramente inopportuno”. Con questo presupposto il Circolo di Fratelli d’Italia Corsico torna a chiedere le dimissioni del consigliere comunale Gianluca Vitali (Movimento 5 Stelle) da presidente della Commissione Antimafia Corsichese che, solo a qualche mese fa, si chiamava “Commissione antimafia, legalità, trasparenza e controllo degli atti amministrativi”. Un primo richiamo al consigliere, le opposizioni lo avevano sollevato due anni fa (leggi Corsico, chieste le dimissioni di Vitali dalla presidenza della Commissione antimafia – Pocketnews) e ora tornano alla carica con nuove motivazioni che si aggiungono alle precedenti.

Doppio incarico

“A fine febbraio, Vitali è stato incaricato di coadiuvare il Sindaco in materia di legalità, beni confiscati e controlli interni con funzione propositiva e di consulenza – spiegano i vertici del direttivo – pur essendo già alla guida della quasi omonima Commissione. Un’ambiguità che vede controllati e controllori sedere tra gli stessi banchi, quelli della maggioranza. Quali garanzie di imparzialità possono garantire?”

Presidenza alle opposizioni

Sono diverse le contraddizioni che hanno spinto Fratelli d’Italia ad incalzare il consigliere pentastellato a rassegnare le dimissioni dal ruolo di Presidente: da una parte, come già specificato in passato, c’è l’entrata in giunta del Movimento 5 Stelle. “La Commissione dovrebbe essere presieduta dall’opposizione – proseguono – Così avveniva in Regione Lombardia quando era guidata da Monica Forte (ex grillina), colei che Vitali ama definire mentore ma che si dimentica di ricordare che rivestiva quel ruolo in quanto esponente dell’opposizione”.

Biechi giochetti

Il secondo motivo è la ‘delega a consulente del Sindaco’ rilasciata allo stesso Vitali nel mese di febbraio. “Questi atteggiamenti ricordano i biechi giochetti della peggiore Prima Repubblica e sono in contraddizione con i proclami giustizialisti e legalisti delle campagne elettorali del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle – concludono – Come si può notare, la coerenza è un esercizio difficile. Ne è una penosa testimonianza il silenzio imbarazzante delle istituzioni di fronte a una denuncia che vede, guarda-caso delle donne vessate. Per una maggioranza che in ogni angolo e ogni 10 giorni affigge manifesti in collaborazione con associazioni femministe e femminili diventa una situazione quasi comica”.

La difesa di Vitali

Interpellato da pocketnews.it, Vitali ha rilasciato questa dichiarazione: “Apprendo solo ora di questa iniziativa. Come ho già detto in varie occasioni, la Commissione Antimafia non è un organo di controllo giudiziario o di polizia, né tantomeno di controllo dell’attività della Giunta. La Commissione ha la missione di lavorare per diffondere la cultura della legalità, per migliorare la gestione dei beni confiscati e per creare reti e sinergie con tutto il territorio:  questi compiti per altro sono chiaramente indicati nel programma di lavoro approvato da tutta la Commissione all’unanimità. Spiace che alcuni consiglieri di opposizione, che dovrebbero conoscere molto bene e le procedure, abbiano scelto di adottare iniziative come questa, che mirano solo alla ricerca di un po’ di visibilità: rispedisco quindi al mittente lo slogan ‘più etica e meno ipocrisia’ e invito i consiglieri a lavorare insieme proprio per raggiungere gli obiettivi condivisi per il bene della città”.

La risposta

La risposta del direttivo di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere: “Vitali si nasconde dietro formalismi da vecchio politicante. Nella sostanza si siede su due poltrone e non ha alcuna intenzione di mollarne alcuna. L’unico alla ricerca di visibilità è proprio lui che prima si è candidato alla carica di sindaco contro Ventura, poi è salito sul carro del vincitore in cambio di 15 minuti di notorietà. La città ha bisogno di ben altro”.

 

1 commento

  1. CORSICO. IL PRESIDENTE VITALI SBAGLIA.
    L’ AUTODIFESA DEL PRESIDENTE VITALI
    NON REGGE. NON SI PUÒ PERSONALIZZARE
    UNA CRITICA, LEGITTIMA, ALLE MODALITÀ
    DI GESTIONE DI UN RUOLO ISTITUZIONALE.
    PRIMA DI TUTTO PERCHÉ ESSO NON È UNA SUA PROPRIETÀ E NEPPURE UN DIRITTO PER BENEDIZIONE DIVINA.
    Gianluca Vitali oggi è Presidente della Commissione Consiliare Antimafia, Legalità, Trasparenza e contemporaneamente da poche settimane dispone di una Delega del Sindaco per le stesse attività e, in aggiunta, anche per i Controlli Interni. I due ruoli collidono. Punto!
    Vitali è peraltro un rappresentante dei 5Stelle che su temi di questo tipo hanno sempre avuto una linea rigida. Né Fratelli d’ Italia, ma neppure il sottoscritto, innestiamo volontà di scontro personalistico. Quindi faccia il favore, il Presidente Vitali, di concentrarsi sul tema ISTITUZIONALE smettendo di “guardarsi
    l’ ombelico”.
    1) Quando Vitali fu eletto Presidente della Commissione Antimafia noi contestammo il fatto poiché secondo noi egli era un rappresentante della maggioranza e pensavamo e pensiamo che essa debba essere affidata all’ opposizione: EGLI SI DIFESE DICHIARANDO CHE LUI NON ERA AFFATTO
    DELLA MAGGIORANZA, BENSÌ DELL’ OPPOSIZIONE. Ottenuta la sua elezione poco tempo dopo il Presidente Vitali entrò ufficialmente in maggioranza: NON FU CERTO UN BEL BIGLIETTO DI PRESENTAZIONE;
    2) Personalmente ho sempre sostenuto, anche col voto in Consiglio Comunale, iniziative e proposte della Commissione Antimafia.
    Distinguo il lavoro della Commissione dalla questione del conflitto ISTITUZIONALE posta da Fratelli d’ Italia, che è sacrosanta;
    3) In ogni momento in cui il ruolo istituzionale della citata Commissione avrebbe dovuto avere un moto di interesse riguardo a questioni che hanno caratterizzato il lavoro della maggioranza, dall’ assegnazione del famoso sub appalto sospetto alla attuale denuncia anonima di presunti maltrattamenti
    subiti da lavoratrici del Comune, il Presidente Vitali ha avuto lo stesso spirito d’ iniziativa di una statua di marmo;
    4) nella penultima Commissione Antimafia ho posto in discussione la questione “DENUNCIA ANONIMA” chiedendo che la Commissione intervenisse per approfondire la questione.
    Alla fine del mio intervento il Presidente Vitali chiuse immediatamente la riunione senza rispondermi: era presente il Consigliere Saccinto e, comunque, risulterà dai verbali.
    In sostanza, concludendo, il Presidente Vitali
    lavora organicamente in piena e totale
    obbiedenza intesa come conformità alle strategie della maggioranza politica corsichese
    gestendo una complessità di “deleghe fattuali”
    che, messe insieme costituiscono, de facto, una sorta di “ASSESSORATO SENZA PORTAFOGLIO” che provoca una evidente distorsione politico – amministrativa.
    Prevaricando l’ opposizione politica corsichese.
    Mi rivolgo infine direttamente al Presidente Vitali: Presidente Vitali, noi siamo responsabili di quello che diciamo, non di quello che lei capisce o non capisce. Fatico quindi a nutrire la speranza che lei, davvero, comprenda.

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