Sarà inaugurata Domenica 1 ottobre nella sala delle carrozze di Villa Marazzi, alle 11,15, a Cesano Boscone, la mostra “Portrait of dust” che mette in rassegna le opere fotografiche di Stefano Barattini.
Leggere la loro storia
Di cosa si tratta? Di immagini realizzate in edifici storici e ville abbandonate in Italia e all’estero. Dice l’autore: “Attraverso ciò che è rimasto si può leggere la loro storia. Un mondo dimenticato ma affascinante che attraverso la fotografia voglio trasmettere a chi guarda”. La ricerca di questi spazi si è estesa senza interruzione, comprendendo le più disparate tipologie: sanatori, ville, colonie, ospedali psichiatrici, colonie, fabbriche, prigioni tutte in stato di abbandono.
Traccia fotografica
L’intento è unicamente culturale, per mantenere una traccia fotografica della memoria di un patrimonio artistico e architettonico, che va perdendosi tra demolizioni, distruzioni o intense ristrutturazioni.Un genere di fotografia, che per l’autore è stata una rivelazione. Non sono immagini che possono identificare un luogo specifico, non devono raccontare “di quel posto”, ma di se stesse, di ciò che rappresentano ed evocano. La mostra rimarrà aperta sino al 15 ottobre.