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Cesano: in mensa si mangia male? La giunta smentisce tutto, ma sui social si scatena la battaglia

Lamentele sulla qualità dei pasti sono arrivate da parte dei genitori dei bambini che frequentano le scuole dell’infanzia e le scuole primarie

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mensa-scolastica-okSarà la mensa il nuovo campo di battaglia all’interno del quale si scontreranno maggioranza e opposizione del comune di Cesano Boscone? Probabilmente sì. La premessa è un’interrogazione presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale.

Il documento dopo aver sottolineato le “numerose lamentele da parte dei genitori dei bambini frequentanti le scuole dell’infanzia e le scuole primarie circa la qualità dei pasti del servizio di refezione scolastica” chiede al sindaco Simone Negri se è a conoscenza delle lamentele e “se è sua intenzione farsi parte attiva con la società che gestisce il servizio di ristorazione” al fine di garantire la qualità degli stessi pasti.

Apriti cielo! Durante la seduta consiliare, l’assessore Ravasi ha detto di non aver mai ricevuto segnalazioni sulla qualità del cibo e pertanto il problema non esiste. O non esisterebbe se sui social non si fosse scatenata la battaglia tra chi è soddisfatto del servizio e chi invece racconta di essere costretto a dare merende più sostanziose ai propri figli per evitare che tornino a casa a digiuno.

Neanche Simona Sanfelici, capopgruppo di Fratelli d’Italia molla il colpo. “Come si fa – attacca – a ignorare segnalazioni che arrivano da ogni dove: dalla Vespucci, dalla Alessandrini, dagli altri plessi scolastici. Abbiamo l’impressione che la giunta stia sottovalutando il problema. La mensa è un serizio a domanda individuale quindi si paga e viviamo un momento storico durante il quale non è possibile buttare via il denaro di fronte a un servizio insufficiente”.

Interpellato sulla vicenda, il sindaco Negri ha sottolineato come alcuni problemi di fondo siano la conseguenza delle prescrizioni anti Covid. “Alcune creano criticità – ha detto – e qualcosa si perde. Si tenga conto che le mense funzionano su tre turni e quindi a volte la qualità può decadere”

“Sulla qualità – ha poi aggiunto – ognuno può dire quel che vuole. Noi dobbiamo operare seguendo criteri oggettivi. E i criteri oggettivi vengono dettati dal tecnologo alimentare e dalla commissione mensa. E la stessa commissione nella relazione del 27 gennaio scorso non ha rilevato criticità”.

Le opinioni però divergono all’interno della stessa commissione. Che per quanto riguarda la Bramante, per esempio, segnala un menù poco appetibile e piatti freddi e, contemporaneamente, che i bambini, almeno alcuni, mangiano con appetito. Idem sulla Matteotti.

La questione però esiste. pocketnws.it ha interpellato alcune mamme che hanno confermato alcuni problemi illustrati dai loro figli: piatti spesso freddi (forse causati dai tre turni mensa) e piatti cucinati male indipendentemente dalla qualità delle materie prime. La stessa Sanfelici ha annunciato che sull’argomento intende presentare una nuova interpellanza che impegni l’amministrazione comunale a verificare con attenzione la qualità dei pasti e la loro erogazione.

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