Causa Papalia-Comune di Buccinasco, i giudici decidono giovedì 17 giugno
Oggetto del contendere è l’uso del cortile di un immobile che sorge in via Nearco, immobile confiscato dallo Stato italiano e, in parte, affidato ad associazioni di volontariato
È attesa per giovedì 17 giugno, la sentenza della Quarta sezione penale del Tribunale di Milano, che vede contrapposti il Comune di Buccinasco e la famiglia di Rocco Papalia, l’ex boss a capo di uno dei clan più potenti della ‘ndrangheta, il Barbaro-Papalia.
Oggetto del contendere è l’uso del cortile di un immobile che sorge in via Nearco, immobile confiscato dallo Stato italiano e, in parte, affidato al Comune di Buccinasco che, in due appartamenti, una taverna e due box a cui si accede proprio dal cortile conteso, ospita associazioni di volontariato che si occupano di minori non accompagnati.
L’edificio comprende anche un appartamento di proprietà di Adriana Feletti, moglie di Rocco Papalia. Ed è stata proprio Adriana Feletti a sottoscrivere, su pressione del marito, il ricorso per riottenere la titolarità del cortile. La causa si tiene davanti al Giudice Alessandro Petrucci che il mese scorso aveva fissato la data del 17 giugno per la discussione delle eventuali istanze istruttorie.
Il comune ha avanzato una proposta conciliativa con la quale si terrebbe il cortile mentre alla famiglia Papalia andrebbe il viale che circonda la casa. La proposta è stata rigettata dai Papalia, secondo i quali il cortile sarebbe di proprietà della signora Feletti. Come andrà a finire? Tra tre giorni… l’ardua sentenza.
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