Home News Corsico Campi sportivi abbandonati? Un’interrogazione investe del problema il Consiglio comunale di Corsico

Campi sportivi abbandonati? Un’interrogazione investe del problema il Consiglio comunale di Corsico

Un documento protocollato nei giorni scorsi pone al centro del dibattito politico lo stato in cui versano alcune strutture del paese

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Nella foto, lo stato di abbandono del campo sportivo Travaglia
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Nella foto, lo stato di abbandono del campo sportivo Travaglia

“La morte del calcio corsichese nell’era Ventura: impianti comunali fatiscenti”. È questo il titolo di una interrogazione protocollata nei giorni scorsi negli uffici del comune di Corsico con la quale Francesco Magisano chiede conto agli amministratori pubblici locali le ragioni di un degrado nei campi ex Red Devils (Viale liberazione 17) ed ex Travaglia (nell’omonimo quartiere), che ha raggiunto livelli inimmaginabili: erbacce per ogni dove, strutture in decadimento.

L’indice puntato

Nel documento Magisano punta l’indice contro la decisione della giunta di non rinnovare la convenzione che aveva assegnato alcuni anni fa l’area di via Liberazione-Isonzo alla società gestita da Fabio Durante, decisione maturata per una morosità causata della inattività provocata dal Covid, che lo stesso Durante aveva più volte sottolineato voler sanare. “Certo – aveva dichiarato il presidente dei Red Devils in una intervista a pockentenws.it nel giugno del 2023 – abbiamo verso il Comune un debito, ma si tratta delle locazioni di due anni di inattività imposta dalla pandemia da Covid che ha massacrato le finanze di tutti. Nell’ambito industriale e commerciale gli affittuari si sono visti ridurre o sospendere il pagamento degli affitti, a Corsico hanno calcolato e addebitato anche gli interessi passivi. Eppure per anni abbiamo svolto una funzione sociale che il comune non è stato in grado di garantire. Nel periodo pre pandemia erano almeno 450 i ragazzi, suddivisi in 18 squadre, che frequentavano il “Fermi”.

Il j’accuse

Secondo Magisano, quella dei Red Devils era una realtà di valore al punto che proprio mentre il comune di Corsico gli intimava di lasciare i campi, il suo presidente veniva premiato dal responsabile della Lega nazionale dilettanti Sergio Pedrazzini. “Si trattava – sottolinea Magisano nella sua interrogazione – dell’ultima società calcistica che consentiva a decine di giovani di dedicare parte del proprio tempo a un’attività sportiva”. “Siete voi – è il j’accuse del consigliere comunale nei confronti dell’amministrazione corsichese – i protagonisti di un fallimento e non la società sfrattata. Non è un esercizio di grandezza gestionale stabilire che una società di calcio è in arretrato nei pagamenti con il comune, si tratta di ordinaria amministrazione”. Quel che non è ordinario è “non aver saputo dare valore al capitale sociale di cui quella società era portatrice. Avete scelto l’esecuzione dello sfratto” senza avere pazienza che quella realtà, come tante altre, meritava.

Degrado mangia tribune

Alla questione del campo di via Liberazione/Isonzo si aggiunge poi quella dell’area Travaglia da anni lasciato a se stesso. Anche qui il degrado si sta “mangiando” tribune e spogliatoi. Le erbacce hanno infestato il campo di gioco. Entrambe le strutture sono in uno stato di abbandono totale. Sulla questione, pocketnews.it ha pubblicato lo scorso luglio la lettera di una lettrice da poco trasferitasi a Corsico che lamentava dell’impossibilità per il figlio di trovare una società che gli garantisse di praticare il suo sport preferito, il calcio.

La lettera

“Mi chiedo e le chiedo – aveva scritto nella lettera Valentina F. – perché a Corsico non c’è una sola struttura dedicata al gioco del calcio? Mi correggo. Approfondendo la questione ho scoperto che esistono alcuni impianti, ma sono abbandonati. Non li frequenta nessuno. Gli ex terreni di gioco o quel che ne rimane sono soffocati da erbacce. Le strutture fatiscenti per mancata manutenzione. È desolante il senso di abbandono che trasmettono. So che sino a pochi anni fa erano gestiti da associazioni private. C’era anche una scuola calcio collegata al Milan. Che fine hanno fatto? Perché il comune non li assegna a gruppi, a società, ad associazioni, che possano farli rivivere? È una questione economica? Per il Comune, per gli eventuali gestori? Se sì, perché allora non assegnarli in comodato gratuito? Assolverebbero una funzione sociale che, in tempi come questi, sarebbe un bell’incasso da parte dell’amministrazione pubblica”.

L’appuntamento

E qui si torna a bomba all’interrogazione di Magisano che chiede all’amministrazione cosa intenda fare per porre fine a una situazione non più sostenibile. Se ne discuterà in uno dei prossimi consigli comunali.

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