venerdì - 29 Marzo 2024
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Ballardini:“Sbagliato appoggiare Negri, questa volta Rifondazione corre da sola”

Parla l’esponente comunista: “Cinque anni fa sostenevamo il sindaco uscente, un errore. Dal 2022 il servizio asilo nido torna in Comune. No a nuovi centri commerciali, più spazio ai giovani”

di Antonio Casa

Trentacinque anni, molti dei quali trascorsi in politica da militante, sempre con Rifondazione comunista. A 21 anni era assessore ai giovani della Giunta Graffeo, a Corsico; oggi si candida come sindaco di Cesano Boscone, la città dov’è cresciuto. Nella vita di tutti i giorni, Dario Ballardini è un impiegato amministrativo in una banca di Milano e fa attività di clowneria negli ospedali pediatrici della zona. “Aiutiamo i bambini malati a sorridere un po’” spiega a pocketnews.it.

Qual è il senso della sua candidatura? Cinque anni fa eravate alleati con Simone Negri, ora correte da soli. Cos’è cambiato?
“Rifondazione comunista è presente sul territorio da quando è nata, questa candidatura è stata decisa a gennaio. Cinque anni fa facevamo parte della coalizione che sosteneva Simone Negri. Cos’è cambiato? Non essendo entrati in Consiglio comunale, il sindaco uscente non ci ha tenuti in considerazione sulle discussioni politiche né sulle decisioni, in particolare abbiamo contestato la scelta di privatizzare il servizio degli asili nido. In seguito a questa scelta, che per noi era e resta fondamentale abbiamo deciso di non sostenere più Negri. Anche a livello nazionale ed europeo, le strade fra Pd e Rifondazione si sono separate. Non ci proponiamo all’elettorato come alternativa al centrodestra e al centrosinistra quando quest’ultimo non fa scelte di sinistra, come nel caso di privatizzare un servizio pubblico. Noi siamo per la ri-pubblicizzazione dei servizi pubblici, come quello dell’acqua e altri servizi locali.”

Non avete digerito, insomma, la vicenda degli asili nido…
“Una storia gestita male sia sul merito, demandando al privato un servizio fondamentale di qualità, sia sul piano lavorativo, perché 15 educatrici sono state passate a una cooperativa privata. E’ mancata la comunicazione con le dirette interessate, con la cittadinanza e con le forze politiche. E’ stato impossibile proporre un’alternativa, come se mancassero altre soluzioni. Il servizio degli asili nido va di nuovo reso pubblico, dopo che nel 2022 scadrà la convenzione con la coop che gestisce il servizio, e la riassunzione delle persone che sono state spostate. In questo senso, va redatto un progetto che porti a tutto questo. E le dico di più.”

Prego.
“Un sindaco, che è tra l’altro responsabile della salute pubblica dei suoi cittadini, dovrebbe incatenarsi davanti alla sede dell’Ats e chiedere in maniera energica l’assunzione dei medici di base che mancano a Cesano Boscone, anche se lui direttamente non ha alcuna capacità decisionale sull’argomento.”

Quindi strade divise con Negri. In sintesi, cosa vi separa?
“Oltre ai temi che ho già trattato, di sicuro la mancanza di ascolto ai problemi dei cittadini e una chiusura a tutte le idee che non siano partorite dal proprio gruppo ristretto. Come la previsione nel Pgt di altri due centri commerciali, anche se la decisione finale è stata demandata alla prossima amministrazione.”

Siete contrari a nuovi centri commerciali?
“Assolutamente. Anche quando siamo stati al governo della città, parlo delle amministrazioni Brembilla e D’Avanzo, siamo stati contrari. Ricordo ancora le manifestazioni che abbiamo organizzato contro il nascente Auchan. Nella nuova Vigevanese, per esempio, è inutile edificare un altro centro commerciale con tutto il traffico e l’inquinamento che esistono già. Che senso ha, e lo dico al Pd soprattutto, essere dalla parte dei movimenti ambientalisti e poi dire di sì a spazi commerciali in una zona già congestionata. Senza parlare al rischio per i piccoli commercianti e per il fallimento della stessa Gdo. Se uno compra da una parte, non è che poi va anche a spendere dall’altra.”

Presumo allora che siate contrari anche alla nuova piscina.
“Ma certo! Avevamo detto no al project financing di un’opera per la quale sono stati spesi oltre 1.600.000 euro. Pensiamo che lì non si debbano più spendere altri soldi. Siamo per una consultazione referendaria, come fatto quando eravamo in maggioranza, per il nuovo municipio di Corsico. In quel caso, i cittadini hanno votato contro e infatti il nuovo municipio non è stato realizzato. Per la piscina di Cesano Boscone occorre fare lo stesso, spiegare che quella realizzazione significherebbe indebitarsi per non so quanti anni, mentre a pochi minuti ci sono le piscine di Corsico e di Muggiano, che è mezza vuota. Quegli stessi soldi, allora, si possono investire in altri servizi utili alla cittadinanza, come la manutenzione delle strade, delle piazze, dei parchi. Noi siamo per meno parchi nuovi e la sistemazione di quelli esistenti.”

Negli ultimi cinque anni, la qualità della vita a Cesano è migliorata o peggiorata?
“Per noi è rimasta uguale. Quelli che però soffrono di più sono i giovani, perché manca uno spazio di aggregazione come quelli che anni fa erano in via Marazzi e in via Trento. Cosa fa oggi un giovane di Cesano Boscone, nel tempo libero? O sta a casa, o va a Milano oppure ciondola tra parcheggi e parchi. Ora, d’estate stare in un parco potrebbe sembrare anche bello, manca tuttavia un luogo dove si possano incontrare altri coetanei, relazionarsi senza lo sguardo incollato al telefonino.  Paradossalmente, gli anziani sono più organizzati. Dai loro un centro e s’inventano numerose attività. I giovani sono meno portati allo stare insieme, pertanto serve un centro che possa aggregarli anche attraverso l’azione mirata di animatori ed educatori così da offrire un’alternativa al vuoto che c’è.”

Cesano è sicura?
“Sì, senza dubbio. Però sicurezza è anche vivere di più la città. Mi spiego: se un parco è inutilizzato, può essere preso di mira dai vandali. Se il Comune organizza qualcosa e lo rende vivo si corre molto meno questo rischio. In questo senso, siamo per un aiuto alle associazioni che vogliano mettersi in rete per rendere più viva la città. Non possiamo demandare tutto a Milano.”

Lei viene eletto sindaco e fa subito tre cose….
“Per prima cosa blocco ogni progetto sui nuovi centri commerciali. Secondo, ripubblicizzo il servizio asilo nido e terzo, apro subito un centro giovani in via Trento, a costo di starci io.”

E nell’ipotesi che lei non riesca ad arrivare al ballottaggio? Darà consigli di voto agli elettori di Rifondazione comunista?
“Avendo avuto un’esperienza di coalizione con il Pd, sappiamo già qual è il risultato. Per noi la strada della coalizione non è percorribile. Lasceremmo libertà di voto ai nostri elettori che, di certo, non voterebbero a destra.”

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