La questione è seria. E sottintende una riflessione: se nei provvedimenti che hanno spinto la Procura milanese a imporre gli arresti ai due imprenditori soci della Marino Costruzioni li si accusa di aver smaltito illegalmente all’interno di aree del Parco sud rifiuti provenienti da rifacimenti stradali di alcuni comuni della provincia di Milano, potrebbe accadere o potrebbe essere già accaduto con rifiuti prodotti nella manutenzione di strade di Buccinasco?
I due soci della Marino Costruzioni, infatti, sono agli arresti domiciliari con l’accusa, tra l’altro di traffico illecito di rifiuti. Nel Luglio dello scorso anno, il comune di Buccinasco, ha sottoscritto con l’azienda in questione “un accordo quadro per l’esecuzione di lavori di manutenzione di infrastrutture stradali e sottoservizi per la durata di due anni. Il contratto prevede anche la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti”, “anche se – dicono in municipio – questa attività fino ad oggi non ha avuto esecuzione se non in minima parte”.
Che cosa accadrà ora? In comune affermano che il contratto con la Marino Costruzioni è stato sottoscritto dopo “aver effettuato con esito positivo i controlli previsti dalla normativa”, peccato però che se le accuse della Procura fossero confermate ci si ritroverebbe di fronte alla necessità di rivedere tutta la questione. Saranno Prefettura, Procura e Antimafia a far sapere se, per il momento, sarebbe meglio soprassedere o continuare.