lunedì, Gennaio 13, 2025
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Ambrogino d’oro: candidato anche il tassista eroe di Cusago

Lo scorso gennaio aveva inseguito un ladro che aveva appena scippato una signora. Recuperata la borsa l’aveva restituita alla sua proprietaria, poi l’aveva accompagnata a casa

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Nella foto, Fabrizio Pintus davanti al suo taxi

Aveva inseguito un ladro che aveva appena scippato una signora. Aveva recuperato la borsa restituendola alla sua proprietaria, poi l’aveva accompagnata a casa, per evitarle ulteriori brutti incontri. A nove mesi di distanza da quel giorno lo hanno proposto per l’Ambrogino d’oro, l’onorificenza conferita dal comune di Milano, i cui nome è ispirato a Sant’Ambrogio, patrono della città, a chi ha compiuto gesti non comuni di solidarietà, o si è distinto nei più disparati campi dell’arte.

Lui è Fabrizio Pintus, tassista nato e cresciuto a Trezzano, poi trasferitosi a Cusago. Di professione fa il tassista. Lo scoso gennaio mentre era in servizio a bordo del suo taxi a Milano, ha assistito a uno scippo. Invece di voltarsi dall’altra parte e continuare a occuparsi delle sue cose, aveva inseguito il ladro, recuperato la refurtiva e  riconsegnata alla legittima proprietaria. Pintus, come detto, si trovava a bordo del suo taxi in zona Porta Vittoria. Stava accompagnando una cliente a destinazione quando aveva sentito delle urla provenire dal marciapiede che costeggia la strada. Uno sconosciuto aveva appena strappato una borsa e un sacchetto con alcuni alimenti a una donna che chiedeva: “Aiuto! Aiuto!.” Lo scippatore stava correndo davanti alla sua autovettura.

Senza perdersi d’animo, il tassista aveva fermato l’auto con la cliente a bordo e aveva rincorso a piedi il ladro. Che vistosi inseguito, dopo un centinaio di metri di fuga, aveva gettato via borsa e sacchetto. A quel punto, Pintus aveva desistito. Aveva quindi recuperato la borsa, era tornato indietro e l’aveva riconsegnata alla vittima dello scippo, ancora in stato di choc. Tutto finito? No, perché dopo aver accompagnato la sua cliente a destinazione, l’episodio era accaduto a poche centinaia di metri dalla sua abitazione, era tornato indietro e aveva offerto un passaggio alla donna che aveva aiutato, trasportandola sino a casa. “Non ci ho pensato due volte – aveva detto a pocketnews.it Pintus – quella donna aveva bisogno di aiuto e io gliel’ho dato. Non potevo far finta di nulla”.

Ieri è arrivata la conferma ufficiale: Pintus fa parte del lotto dei possibili vincitori. Le nomination sono state depositate e ufficializzate dal comune di Milano. Al nostro giornale ha detto: “Sono sorpreso ed emozionato. Non pensavo che un gesto così istintivo potesse farmi inserire tra i nomi che possono ambire all’Ambrogino d’oro. Ci sono forse nomi più importanti del mio come quello di Christian Di Martino, il poliziotto ferito gravemente alla stazione di Lambrate da un immigrato irregolare con precedenti che per questo motivo rischio la vita”.

L’anno scorso un altro tassista ricevette il riconoscimento per aver salvato un ragazzo dall’assalto di un gruppo di maghrebini facendolo salire sul proprio taxi. Che cosa ne farà del premio? “Lo dedicherò a Manuel Mastrapasqua il ragazzo di soli 31 anni ucciso l’altro giorno a Rozzano. È una vicenda che mi ha colpito profondamente:  non si può perdere la vita tornando da lavoro perché qualcuno vuole rubare delle cuffiette da 15 euro”.

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